Servizi Erogati
- MOBILIZZAZIONE/CHINESITERAPIA SEGMENTARIA
- RIEDUCAZIONE POSTURALE
- RIEDUCAZIONE NEUROMOTORIA (MC KENZIE)
La chinesiterapia è efficace anche nei casi di malattie delle articolazioni, in quanto permette una normale attività delle articolazioni e dei legamenti, che altrimenti andrebbero lentamente a bloccarsi.
Inoltre apporta benefici all’apparato respiratorio, alla circolazione sanguigna ed al metabolismo, contribuendo alla prevenzione di patologie più gravi ed a migliorare quelle già esistenti.
La ginnastica posturale è una disciplina particolarmente adatta a prevenire problematiche come artrosi e dolori articolari, ha effetti positivi sul sistema nervoso e su quello cardiocircolatorio, può essere utile per combattere stati di ansia e riequilibrare il sistema di sonno-veglia in caso di insonnia.
Purtroppo spesso utilizzata come metodo di trattamento per problematiche specifiche, come ad esempio iperlordosi, scoliosi, cervicalgie o altri difetti di postura, viene ad oggi ancora poco considerata per i suoi effetti benefici sulla qualità di vita quotidiana.
La ginnastica posturale infatti è un modo di fare ginnastica che prevede: stretching delle catene muscolari retratte; recupero della motilità articolare; potenziamento della muscolatura; educazione allo schema corporeo; apprendimento delle sensazioni esterocettive (contatti, pressioni, ecc); apprendimento delle sensazioni propriocettive (posizioni articolari, tensioni muscolari, ecc); percezione globale del corpo in riferimento agli orientamenti spaziali; educazione respiratoria (diaframmatica e toracica) eliminando così il 70 % delle tossine contenute nel nostro corpo.
L’ossigenazione data dalla corretta respirazione completa aumenta infatti la lucidità della nostra mente, rallenta i battiti cardiaci, rende più energici a livello fisico durante le attività lavorative, migliora il sonno notturno e il metabolismo, quindi le funzioni digestive e intestinali.
Robin McKenzie, nato in Nuova Zelanda nel 1931, è un fisioterapista che ha dedicato la sua intera vita professionale allo studio ed alla terapia dei disturbi meccanici vertebrali. La validità delle sue teorie e l’efficacia delle terapie ha ormai raggiunto il riconoscimento scientifico.
Questa metodica, rappresenta ad oggi una delle tecniche più usate per il trattamento del dolore di origine erniario che si irradia lungo gli arti.
La terapia è personalizzata poiché le cause meccaniche alla base del dolore variano da persona a persona a seconda della localizzazione dell’ernia lombare o cervicale;. Attraverso un programma di auto-trattamento studiato con il terapista, il paziente sarà in grado di ridurre la pressione del disco sul nervo e controllare quindi il proprio dolore migliorando così la qualità di vita quotidiana e lavorativa.
- RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (METODI KABAT E BOBATH)
- RIEDUCAZIONE PROPRIOCETTIVA
- RIEDUCAZIONE CARDIOLOGICA
Il metodo Bobath, o più correttamente concetto Bobath, è uno strumento utilizzato dai fisioterapisti nella cure delle grandi sindromi neurologiche, ad esempio ictus, che poi possono esitare in emiplegie o paraplegie. Nato inizialmente come strumento per il ricondizionamento neuromotorio nelle sindromi neurologiche infantili, il concetto si è sviluppato anche nella “versione” per adulti, che prevede una analisi oggettiva delle capacità residue del paziente e, attraverso un ricondizionamento propriocettivo e una forte esperienza sensoriale, aiutare il paziente stesso a combattere contro i sintomi e le disfunzioni che la malattia neurologica dà in termini di movimento, funzione e tono.
La proposta Bobath si basa su esperienze sensoriali; infatti al paziente non viene dato nessun ordine di tipo verbale, ma si cerca, attraverso le competenze e le sensazioni cinestesiche, di dare delle informazioni di tipo motorio, in modo da poter superare il problema.
Il metodo Kabat (noto anche come Facilitazione Neuromuscolare Propriocettiva, PNF) è una tecnica di riabilitazione neuro-muscolare basata sulla stimolazione dei propriocettori.( recettori, sensibili alle variazioni delle posture del corpo e dei segmenti corporei)
Il metodo fu sviluppato dal neurologo statunitense Herman Kabat fra gli anni quaranta e cinquanta ed è oggi frequentemente applicata a pazienti neurologici affetti da emiplegie.
La propriocezione è resa possibile dalla presenza, all’interno del nostro corpo, di specifici recettori, sensibili alle variazioni delle posture del corpo e dei segmenti corporei. Normalmente questi recettori inviano impulsi che, attraverso il nervo ed il midollo spinale, giungono alle aree cerebrali deputate all’elaborazione delle informazioni sulla posizione e sul movimento, necessarie per l’esecuzione corretta del movimento stesso.
Alcune patologie neurologiche, influenzanti appunto queste tre aree nervose molto importanti, come la sindrome del tunnel carpale,la sindrome di De Quervein, compressioni radicolari date da ernie del disco o forti tensioni muscolari o anche problematiche centrali come sclerosi multipla o parkinson possono alterare questa propriocezione, limitando le possibilità che il paziente ha di controllare e coordinare il proprio movimento.
Normalmente eseguita solo in regime ospedaliero, è diretta a soggetti affetti da patologie cardiovascolari (esiti di infarto del miocardio o cardiopatie ischemiche) o con esiti di interventi cardiochirurgici.
Questo tipo di riabilitazione ha come fine ultimo quello di favorire la stabilità clinica, di ridurre il rischio di successivi eventi cardiovascolari e le disabilità conseguenti alla cardiopatia.
La riabilitazione respiratoria si rivolge a tutte le persone affette da patologie respiratorie croniche con l’obiettivo di ottimizzarne la qualità della vita, ridurre i sintomi dati dalla patologia specifica e migliorare l’autonomia e la partecipazione alle attività quotidiane.
Il trattamento, rappresentato da un programma di esercizi e consigli multidisciplinari, ma assolutamente personalizzati, consiste nell’allenamento dei muscoli respiratori attraverso l’esercizio fisico e di gruppi muscolari selettivi.
La deambulazione rappresenta una delle attività più complesse e difficili che il nostro corpo esegue e fisiologicamente controlla senza troppo sforzo.
Nel caso in cui però, a causa di traumi o patologie degenerative del Sistema nervoso, si riscontri un alterata capacità di movimento o di controllo del movimento stesso può essere utile ripristinare questa capacità attraverso esercizi semplici, personalizzati e guidati atti a massimizzare le potenzialità del paziente in trattamento.
Il fisioterapista seguirà il paziente in un vero e proprio riallenamento personalizzato e mirato a superare le difficoltà quotidiane.
La massoterapia è una medicina riabilitativa. Si esegue con una tecnica che attraverso il contatto corporeo, manuale e con manovre precise e sequenziali, attenua dolore e tensione all’apparato muscolare.
I movimenti effettuati dal terapista durante il massaggio vengono eseguiti in modo da rispettare il muscolo ed il senso della circolazione allo scopo di migliorare la vascolarizzazione, il trofismo e l’elasticità cutanea e produrre una vasodilatazione di tipo attivo con conseguente miglioramento della sensibilità propriocettiva e dolorifica.
Il Linfodrenaggio Manuale Secondo Vodder (DLM) è una delle più antiche metodiche di massaggio che stimola l’attività del sistema linfatico favorendo un’azione di drenaggio che rimuove tossine dai tessuti. È stato originato dal terapeuta e biologo danese Emil Vodder, il quale ha speso buona parte della propria vita allo studio del sistema linfatico per comprovare la sua tecnica e dimostrarne la validità scientifica. Gli effetti delle tecniche del linfodrenaggio sono stati studiati da scienziati e medici per molti anni. LDM è riconosciuta come la terapia numero uno per la cura e il mantenimento del linfedema primario e secondario.
La tecnica dei pompage è largamente utilizzata in osteopatia e fisioterapia.
E’ una tecnica dolce e lenta che può essere applicata su qualsiasi soggetto, le controindicazioni sono minime e le indicazioni terapeutiche molteplici. Il pompage agisce sulla circolazione linfatica, sulla muscolatura, sugli accorciamenti tissutali e sulle articolazioni con un effetto di ripristino del trofismo tissutale, cartilagineo e della mobilità dell’articolazione oltre a svolgere un’azione calmante sulle infiammazioni acute, per mezzo del rilassamento di milioni di recettori nervosi in spasmo durante la tensione tissutale.
Il pavimento pelvico è un complesso insieme di fasci muscolari e legamentosi che si colloca sul fondo della cavità addominale. Questa struttura possiede molteplici funzioni culturalmente considerate nascoste e intime, come la minzione, la defecazione, la sessualità e la nascita.
Nel corso della vita a una donna può capitare di confrontarsi con problematiche perineali generate da eventi traumatici, interventi chirurgici, patologie o da un uso scorretto del proprio perineo. In questi casi il terapista può favorire una migliore circolazione, tonicità e trofismo della zona pelvica in modo da:
prevenire e trattare l’incontinenza post-partum e la secchezza vaginale,
prevenire e curare eventuali prolassi non operabili ed esiti di isterectomia,
prevenire e trattare l’incontinenza urinaria da urgenza e da stress, il dolore cronico pelvi-perineale, la sindrome della vescica dolorosa
prevenire e trattare l’incontinenza fecale e la stipsi